Quadri elettrici BT: quali Direttive UE si applicano?
Direttiva Bassa Tensione (LVD), Direttiva Compatibilità Elettromagnetica (EMC), Direttiva ATEX, Direttiva macchine
Lo scopo delle direttive comunitarie definite del “nuovo approccio” è quello di creare le condizioni necessarie affinché le industrie che operano nel mercato dell’Unione Europea possano realizzare prodotti conformi ai medesimi requisiti di sicurezza per le persone, l’ambiente e gli animali.
Il “nuovo approccio” ha introdotto il concetto fondamentale che:
- il Fabbricante ha il dovere di rendere il prodotto “sicuro”;
- deve poter dimostrare di aver fatto tutto il possibile per renderlo “sicuro”.
Direttiva Bassa Tensione (LVD) – 2006/95/CE Del Parlamento Europeo e del Consiglio del 12 Dicembre 2006 – concernente il ravvicinamento delle legislazioni degli Stati membri relative al materiale elettrico destinato ad essere adoperato entro taluni limiti di tensione.
La Direttiva Bassa Tensione copre i rischi per la salute e la sicurezza derivanti dall’utilizzo di apparecchiature elettriche con una tensione compresa tra 50 e 1000 V in corrente alternata e tra 75 e 1500 V in corrente continua.
Il termine “materiale elettrico” non è definito nella direttiva. Quindi deve essere interpretato secondo il significato riconosciuto a livello internazionale di questo termine. La definizione di materiale elettrico si trova nel “Vocabolario internazionale di elettrotecnica IEC (International Electrotechnical Commission)”.
Nella maggior parte dei casi le apparecchiature sottostanti la LVD rientrano e devono sottostare anche alla Direttiva Compatibilità Elettromagnetica.
Direttiva Compatibilità Elettromagnetica (EMC) – 2004/108/CE del Parlamento Europeo e del Consiglio del 15 Dicembre 2004 – concernente il ravvicinamento delle legislazioni degli Stati membri relative alla compatibilità elettromagnetica e che abroga la direttiva 89/336/CEE.
La maggior parte delle apparecchiature ed i dispositivi elettrici che rientrano nel campo di applicazione della LVD possono generare fra loro interferenze che compromettono o influenzano negativamente il loro funzionamento.
Tali prodotti pertanto, oltre ai requisiti previsti dalla LVD, devono anche rispettare i requisiti della Direttiva sulla EMC.
Lo scopo della Direttiva è quello di assicurare che le perturbazioni elettromagnetiche prodotte dalle apparecchiature non pregiudichino il corretto funzionamento di altri apparecchi e garantire che le apparecchiature abbiano un adeguato livello di immunità intrinseca alle perturbazioni elettromagnetiche.
Direttiva ATEX – ex 94/9/CE, nuova DIRETTIVA 2014/34/UE del 26 febbraio 2014 – concernente l’armonizzazione delle legislazioni degli Stati membri relative agli apparecchi e sistemi di protezione destinati a essere utilizzati in atmosfera potenzialmente esplosiva (rifusione).
Gli apparecchi e i sistemi di protezione che rientrano nell‘ambito della direttiva 94/4/CE possono essere introdotti sul mercato solamente se dotati della marcatura CE, accompagnati da una dichiarazione di conformità CE la quale confermi la presenza dei requisiti fondamentali relativi a sicurezza e salute e il rispetto delle procedure per la valutazione di conformità. Inoltre devono essere corredati da istruzioni per l’uso. Immissione sul mercato significa: rendere disponibili i prodotti, a pagamento o gratuitamente, per la prima volta sul mercato dell’UE allo scopo di vendita e/o utilizzo all’interno dell’UE.
Direttiva macchine – 2006/42/CE del Parlamento Europeo e Del Consiglio del 17 maggio 2006 – relativa alle macchine e che modifica la direttiva 95/16/CE (rifusione).
Essa si applica a:
- macchine;
- attrezzature intercambiabili;
- componenti di sicurezza;
- accessori di sollevamento;
- catene, funi e cinghie;
- dispositivi amovibili di trasmissione meccanica;
- quasi-macchine.
La direttiva stabilisce i requisiti essenziali ai fini della sicurezza e della tutela della salute, quali definiti nell’allegato I. Sono esclusi però ad esempio i prodotti elettrici ed elettronici disciplinati dalla Direttiva 2006/95/CE come le apparecchiature di collegamento e di controllo a bassa tensione (es. quadri elettrici) e i motori elettrici. In merito ai quadri elettrici è comunque opportuno ricordare che, quando incorporati in macchine, devono essere realizzati in modo da consentire la soddisfazione dei requisiti di sicurezza applicabili alla macchina in quanto parte integrante.
Sono stati pubblicate numerose norme per la sicurezza dei prodotti, delle macchine, per la compatibilità elettromagnetica e le telecomunicazioni al fine di supportare i requisiti essenziali delle Direttive.
E’ sempre raccomandabile fare riferimento a norme armonizzate per assicurare la conformità alle Direttive Europee.
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