Posizione di ANIE Energia sulla procedura antidumping

per importazione di prodotti laminati piatti di acciaio al silicio detti “magnetici” a grani orientati originari della Repubblica Popolare Cinese, del Giappone, della Repubblica di Corea, della Russia e degli Stati Uniti d’America

Federazione ANIE, Federazione Nazionale delle Imprese Elettrotecniche ed Elettroniche, è parte integrante del sistema confindustriale e rappresenta le principali imprese operanti in Italia nel settore industriale elettrotecnico ed elettronico. Federazione ANIE rappresenta 1.200 aziende con un fatturato aggregato settoriale di circa 56 miliardi euro.

All’interno di Federazione ANIE è presente l’Associazione ANIE-Energia che rappresenta le aziende fornitrici di apparecchiature, componenti e sistemi per la generazione, trasmissione e distribuzione di energia elettrica e per il loro utilizzo nelle applicazioni industriali. Tra queste le principali aziende costruttrici di trasformatori elettrici, nei quali viene impiegato il lamierino magnetico a grani orientati.

Federazione ANIE è parte dell’Associazione Europea denominata T&D Europa, le cui aziende rappresentate impiegano oltre 200.000 addetti in Europa e hanno un fatturato di oltre 25 miliardi di euro.

Innanzitutto desideriamo precisare che il lamierino magnetico a grani orientati, che è individuato con i codici della nomenclatura doganale 72251100 e 72261100, è quasi esclusivamente utilizzato nella costruzione di trasformatori elettrici.

Federazione ANIE è fortemente contraria all’introduzione delle misure antidumping proposte dalla Commissione Europea, in quanto mettono a repentaglio la continuità del settore industriale in Italia ed in Europa.

L’introduzione dei dazi proposti dalla Commissione Europea potrebbe causare un insufficiente approvvigionamento di lamierino magnetico (e conseguentemente un innalzamento dei a prezzi) da parte dell’unico produttore europeo che avrebbe di fatto un monopolio in Europa.

Questo comporterebbe all’industria dei trasformatori una conseguente perdita di competitività sui mercati europei e mondiali, in quanto i costruttori di trasformatori extra europei potrebbero approvvigionarsi di lamierino magnetico a grani orientati fuori dall’Europa a prezzi decisamente più competitivi e senza l’aggravio dei dazi. Tutto ciò, infine, potrebbe facilitare l’ingresso in Europa dei costruttori di trasformatori extra europei con prezzi più competitivi dei costruttori Europei in virtù di quanto detto sopra.

1. Osservazioni iniziali – La presunta esistenza di danni causati dalle importazioni di lamierino magnetico a grani orientati

I costruttori di trasformatori sono consapevoli che le misure antidumping rappresentano strumenti atti a proteggere l’industria europea dai potenziali danni causati dai prezzi praticati dai produttori dei paesi terzi in qualsiasi ambito produttivo. Tuttavia, nell’ambito del settore dei trasformatori elettrici, la riduzione dei prezzi del lamierino magnetico, per quanto ci risulta, è stata avviata dai produttori UE anziché da quelli di paesi terzi.

La domanda di trasformatori elettrici ha registrato un incremento intorno al 2004 e contestualmente è aumentata la domanda di lamierino magnetico, componente essenziale nella produzione di trasformatori elettrici.

I produttori di lamierino magnetico in Europa hanno aumentato la loro capacità produttiva.

Quando la crisi finanziaria ha colpito l’economia mondiale nel 2008, la domanda globale di trasformatori è diminuita e a sua volta si è ridotta la domanda di lamierino magnetico.

Federazione ANIE riconosce che i prezzi per il lamierino magnetico hanno registrato una diminuzione dal 2008 al 2013, causata da uno squilibrio tra domanda ed offerta dopo la crisi finanziaria globale.

L’introduzione di dazi ad oggi non è a nostro avviso giustificata, in quanto l’industria europea sta facendo grandi sforzi per fronteggiare gli effetti della crisi economica.

2.   Rischi di una carenza di approvvigionamento di lamierino magnetico a grani orientati a prezzi competitivi a scapito dell’industria italiana ed europea dei trasformatori elettrici

Federazione ANIE è un driver per tecnologie e soluzioni avanzate nel campo delle reti elettriche. Come tale, promuove attivamente l’innovazione tecnologica e l’efficienza energetica. L’industria italiana dei trasformatori ha un ruolo rilevante nel mercato mondiale ed è quindi fondamentale che i produttori abbiano accesso ai componenti tecnologicamente più avanzati e qualificati per la produzione dei trasformatori elettrici.

Federazione ANIE rileva che il prodotto oggetto di indagine da parte della Commissione copre in realtà diverse tipologie di lamierino magnetico acquistate dai costruttori di trasformatori. Le differenti categorie di lamierino magnetico non sono intercambiabili in quanto differiscono per caratteristiche chimiche, tecniche e fisiche così come nel prezzo e nelle loro applicazioni. La più evidente differenza è tra lamierino magnetico convenzionale e le più avanzate tipologie di lamierino – lamierino ad alta permeabilità e lamierino laserato. Le ultime due tipologie sono quelle più costose, hanno prestazioni migliori nel valore delle perdite (caratteristica essenziale per un trasformatore così quanto il costo del ciclo di vita e l’impatto ambientale) rendendo l’acciaio adatto per le applicazioni che consentono di realizzare trasformatori più efficienti, con basso impatto ambientale anche in termini di livello di rumore.

I costruttori di trasformatori ritengono che i produttori europei di lamierino magnetico non saranno più in grado di coprire nemmeno la metà della domanda di lamierino ad alta permeabilità e laserato. Quindi, se le misure anti dumping proposte saranno imposte, la conseguenza immediata sarà un aumento insostenibile dei prezzi al di sopra di qualsiasi livello competitivo. Si desidera evidenziare che è già in atto un incremento della domanda di lamierini magnetici ad alta efficienza in relazione all’emanazione del Regolamento UE 548/2014 che si inquadra come strumento della politica ambientale dell’Unione Europea nell’ambito dell’efficienza energetica. Il Regolamento prevede l’immissione sul mercato di prodotti con i più bassi  livelli di perdite a livello normativo per quanto riguarda le perdite nel ferro a partire dal 1° luglio 2015.

L’ulteriore aumento della domanda di queste tipologie di lamierini magnetici nel breve-medio termine provocherà uno sbilanciamento a livello europeo tra domanda ed offerta di lamierino magnetico che potrà risolversi solo attraverso la possibilità di importare lamierini magnetici da altri paesi terzi a prezzi competitivi.

Inoltre, i costruttori di trasformatori ci segnalano che in Europa esiste di fatto un unico produttore in grado di produrre lamierini magnetici ad alta efficienza di qualità corrispondente a quella dei produttori dei paesi terzi, qualità che incide sulle prestazioni finali dei trasformatori.

3.   Misure anti dumping contrarie agli interessi dell’industria italiana ed europea nel suo complesso

Federazione ANIE promuove e tutela gli interessi di carattere tecnico, ambientale ed economico dei produttori europei che operano nell’ambito della produzione di apparecchiature, componenti e sistemi per la trasmissione e distribuzione di energia elettrica. A livello europeo i produttori di trasformatori rappresentano una parte importante di questo settore con un fatturato approssimativo di 3,7 miliardi di euro all’anno (report di VITO).

In Italia operano circa 50 Società nell’ambito della filiera dei trasformatori, di cui circa 35 nell’ambito della costruzione di trasformatori di potenza, distribuzione e misura che sono utilizzatori del prodotto oggetto della procedura antidumping.

Gli addetti diretti delle aziende costruttrici di trasformatori sono circa 4.000 con un fatturato superiore a 600 mil.€, cui si devono aggiungere cifra pressoché analoga per quanto riguarda le società che operano nell’indotto.

Desideriamo evidenziare che a livello europeo l’industria di trasformatori elettrici impiega un numero di addetti 10 volte superiore rispetto all’industria europea produttrice di lamierino magnetico e, come già evidenziato, l’intero comparto dei produttori di apparecchiature, componenti e sistemi per la trasmissione e la distribuzione impiega oltre 200 mila addetti in Europa. L’industria europea di lamierino magnetico si compone di poche imprese, mentre quella europea dei costruttori di trasformatori conta centinaia di imprese.

Nel malaugurato caso in cui la Commissione Europea dovesse decidere di introdurre misure anti dumping all’importazione di lamierino magnetico, assisteremmo ad una perdita di competitività dei costruttori di trasformatori europei sia sul mercato europeo, che a livello mondiale, in quanto i produttori di paesi terzi godranno del vantaggio di avere costi di approvvigionamento di lamierino magnetico più bassi di quelli dei costruttori europei.

Questa scenario condizionerà i produttori europei di trasformatori elettrici spingendoli a delocalizzare la propria produzione in paesi terzi. Le conseguenze sono facilmente immaginabili:  perdita di migliaia di posti di lavoro in Europa e perdita del ruolo di leader dell’industria dei trasformatori elettrici in innovazione e tecnologia sul mercato globale.

Le imprese italiane costruttrici di trasformatori hanno stabilimenti produttivi localizzati sul territorio nazionale o, in rari casi, in altri paesi dell’UE; contribuiscono quindi allo sviluppo economico e sociale del Paese.

4.   Raggiungimento degli obiettivi ambientali ed energetici in Italia e in  EU

Per Federazione Anie uno degli obiettivi più importanti è la promozione dello sviluppo sostenibile e delle soluzioni tecniche ambientalmente innovative. Federazione Anie considera ulteriormente rilevante il ruolo di primo piano dell’industria in essa rappresentata nello sviluppo di soluzioni efficienti per la trasmissione e la distribuzione di energia elettrica.

Al fine di ridurre i consumi di energia elettrica nell’Unione Europea, attraverso le riduzioni delle perdite nei trasformatori, è stato emanato il Regolamento EcoDesign sui trasformatori elettrici n. UE/548/2014 che determina i livelli massimi di perdite (a vuoto e a carico), con standard più elevati in termini di efficienza, per i trasformatori che potranno essere immessi sul mercato dell’Unione Europea a partire dal 2015.

Per raggiungere questi obiettivi l’industria dei trasformatori, rappresentata da Federazione ANIE, ha necessità di utilizzare maggiori quantità di lamierino magnetico a grani orientati ad alta efficienza nella produzione di trasformatori. Come già sottolineato, l’eventuale introduzione di dazi antidumping provocherà un aumento dei prezzi dei trasformatori elettrici costruiti in UE con conseguente aumento delle importazioni da paesi extra-UE. Tale condizione danneggerebbe l’industria europea di trasformatori elettrici e condizionerebbe il raggiungimento degli obiettivi ambientali fissati dall’UE in termini di tempistiche.

5.   Ulteriori Considerazioni finali

Federazione Anie chiede pertanto alla Commissione di tener conto degli interessi dell’industria dei trasformatori elettrici che potrebbe essere gravemente danneggiata dall’introduzione di eventuali dazi all’importazione di lamierino magnetico da paesi terzi, in quanto tale componente è basilare per la costruzione dei trasformatori.

Da gennaio 2014 ad oggi i prezzi del lamierino magnetico, anche a fronte dell’emanazione del Regolamento UE/548/2014, hanno registrato una forte risalita e ci risultano essere ulteriormente in crescita anche nel 1° trimestre 2015. A nostro avviso è pertanto necessario una verifica da parte della Commissione della situazione attuale relativa ai prezzi praticati dai produttori di paesi terzi rispetto a quelli praticati dai produttori dell’Unione Europea, prima di emettere le misure provvisorie.

La situazione attuale evidenzia inoltre un preoccupante problema di approvvigionamento di questi materiali.

Da qualche mese a questa parte i costruttori di trasformatori elettrici segnalano difficoltà nell’approvvigionamento di lamierino magnetico in quanto l’offerta del mercato è limitata e difficilmente pianificabile nel medio-lungo periodo.

Già gli effetti della procedura antidumping, prima ancora che siano prese decisioni sulle misure provvisorie, stanno creando serie difficoltà all’industria di costruttori di trasformatori minando la loro competitività a livello globale.